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Società di Danza a San Pietroburgo


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Gran Ballo Imperiale
Danza a San Pietroburgo
San Pietroburgo
21 -25 aprile 2016






Un viaggio lontano nello spazio e nel tempo
per scoprire aspetti della cultura ottocentesca
in una delle più belle capitali del mondo ed incontrare
nuovi amici di danza.

Uniremo il piacere della conoscenza della città
con il piacere di danzare con gruppi di danza ottocentesca
provenienti da molte città russe
Realizzeremo il Gran Ballo Imperiale in un grande salone storico







Programma
Giovedì 21 aprile arrivo e giro turistico libero per la città
Venerdì 22 aprile mattina libera, pomeriggio prove del Ballo coi gruppi russi
Sabato 23 aprile mattina libera. Pomeriggio - sera Gran Ballo
Domenica 24 aprile giro turistico libero per la città
Lunedì 25 aprile giornata libera partenza per l'Italia


Per informazioni: info@societadidanza.it


Gran Ballo
Realizzeremo il Gran Ballo Imperiale in un grande salone storico.
Sala imperiale, Taleon Imperial Hotel
Programma delle danze
Valzer Spagnolo, Marcia Caroussel, Quadriglia Francese, Valzer Flammen, Contraddanza Candles in the dark, Mazurka Annina,
Pas de trois, Quadriglia Le Polo, Valzer Ganglovienne, Contraddanza Cambridge waltz, Mazurka Frou-Frou, Valzer Heimats Kinder,
Polka troika, La Rinka, Marcia Risorgimentale, Valzer le onde, Marcia Ungherese,
Nice to see you, Valzer La Vague, Waltz Country Dance, Galop
Valzer liberi e cotillon

Lezioni di danza ottocentesca (stage) tenute da F. Mòllica per Società di Danza S. Pietroburgo, 22-24.4.2016.
Alcune informazioni logistiche e turistiche


Mappa della metro (click per ingrandire)

Alcuni Luoghi di interesse

(1) Nevskiy Prospekt:
è il centro principale dello shopping e dei divertimenti sin dalla metà del '700. Dal nostro hotel proseguire sulla Vladimirskij fino alla Via Nevskiy, l'arteria prosegue verso il ponte di Anickov, sul fiume Fontanka, caffè, bar e ristoranti sono sempre più numerosi e si incontrano tre gallerie storiche di negozi: file d'argento (Serebrianye Riady) Gostinyj Dvor e Passaz.
Questo tratto del corso offre anche molti luoghi di interesse storico e architettonico, tra cui Palazzo Anickov dono della zarina Elisabetta al suo amante, Eliseev di stile modernista che ospita il teatro della Commedia, Cattedrale di Nostra Signora di Kazan, Palazzo Stroganov, Cattedrale di Sant'Isacco.
Alla fine si giunge all'Ammiragliato e più avanti alla piazza dell'Ermitage.

(2) Palazzo Pavlosk:
Il museo-parco nazionale "Pavlovsk" è un museo storico-artistico ed eccezionale rappresentativa dell'architettura classica e del giardinaggio dei secoli XVIII-XIX. Edificato sulle terre donate da Caterina II a suo figlio, il futuro imperatore Paolo I e sua moglie Maria Fedorovna, venne incominciato nel 1777 sul progetto dell'architetto C. Cameron il quale curò la costruzione del palazzo con il cortile di gala limitato da due gallerie a semicerchio (1782-1786). Contemporaneamente fu sistemato il parco di Paolo. Negli anni a seguire il 1790, dopo la salita di Paolo I al trono, il palazzo fu ricostruito da V. Brenna. Dopo l'incendio del 1803 i lavori di ricostruzione furono diretti da A. N. Voronikhin. All'epoca di Paolo I il palazzo servì da residenza estiva ufficiale dell'imperatore, in seguito il palazzo perse questa sua funzione e venne utilizzato come una delle residenze estive della famiglia imperiale.
Nel palazzo di Paolo I si possono ammirare le sale di gala, tra le quali ci sono due perle del classicismo - la Sala Italiana e la Sala Greca. Nella decorazione degli interni del palazzo presero parte C. Cameron, V. Brenna, A.N. Voronikhin, C. Rossi, G. Quarenghi; pittori P. Gonzago, G. B. Scotti. Le sale del palazzo decorate da marmi artificiali, stucchi, dorature, rappresentano un monumento d'inestimabile valore per quanto riguarda la decorazione degli interni e la rappresentazione della vita dell'epoca. Nelle ampie sale sono anche esposte opere antiche, una magnifica collezione dei quadri risalenti ai secoli XVII-XVIII, comprese opere di P. P. Rubens, G. Robert, H. Ribera ed altri pittori, una collezione dell'arte applicata tra cui le opere del mobiliere francese A. Jacob e del bronzista P.F. Tomir. Vi si possono ammirare anche la mostra "Interni di abitazione russi del XVIII secolo" e "In ricerca del tempo perduto" (la vita del palazzo nel XIX secolo). Nelle sale del palazzo si organizzano anche mostre provvisorie storico-artistiche.

(3) Ermitage:
Tra i più famosi musei del mondo l'Ermitage occupa un complesso di edifici. Il più suntuoso è il Palazzo d'Inverno, al quale Caterina la Grande aggiunse il più intimo Piccolo Ermitage. Tra il 1771 e il 1787 la zarina fece costruire il Grande Ermitage per ospitare la sua collezione d'arte in fase di ampliamento. Il teatro fu realizzato nel 1785-87 e il Nuovo Ermitage nel 1839-51.
Vennero entrambi inaugurati da Nicola I nel 1852 come museo pubblico.

(4) Monastero di Alexander Nevskij:
Fondato nel 1719 da Pietro il Grande, il monastero commemora Aleksandr Nevskij, che nel 1240 sbaragliò gli svedesi sulla Neva.
Dall'ingresso un sentiero corre lungo i muri di due grandi cimiteri, attraversa un ruscello ed entra nel complesso monastico principale. L'edificio più antico è la Chiesa dell'Annunciazione (1717-22) progettata da Domenico Trezzini. Il cortile è circondato da edifici monastici bianchi e rossi del 1750 circa. L'altra chiesa di spicco è la neoclassica cattedrale della SS Trinità, costruita nel 1776-90. Nei due cimiteri monastici vicini all'ingresso sono seppelliti molte figure culturali eminenti del Paese.

(5) Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato:
Sorge sulla riva del canale Gribaedova e vicino al parco Michailovksij del Museo Russo, non lontano dalla Prospettiva Nevskij. Il nome ufficiale in russo è Собор Воскресения Христва, cioè cattedrale della Resurrezione di Cristo, e fu eretta sul luogo dove venne ucciso lo zar Alessandro II di Russia, vittima di un attentato il 13 marzo 1881 (il 1 marzo per il calendario giuliano allora in vigore).
L'edificazione di questa chiesa ebbe inizio nel 1883 durante il regno di Alessandro III, come luogo di memoria per il padre assassinato due anni prima in quello stesso luogo: i lavori non procedettero molto speditamente e venne completata solo nel 1907, regnante Nicola II: i fondi necessari vennero attinti dalle casse della famiglia imperiale con l'aiuto di numerosi donatori privati.
In questo punto della città, il canale Gribaedova scorre rinchiuso tra due rive, percorribili all'epoca anche con delle carrozze: mentre lo zar passava lungo l'alzaia, un anarchico lanciò una granata che esplose uccidendo il suo sosia. Il sovrano, quindi, stordito ma incolume, scese per discutere con l'assalitore, facilitando l'opera di un complice (defunto nell'esplosione) che fece detonare un altro ordigno. Questa seconda bomba ferù mortalmente Alessandro, che venne riportato al Palazzo d'Inverno, dove spirò poche ore dopo. Un santuario temporaneo venne edificato sul sito, mentre si studiava un progetto permanente. Si decise per la costruzione di una chiesa in modo che il luogo preciso dell'avvenimento fosse racchiuso dalle mura di un edificio sacro, e quindi la riva venne allargata cosù che il santuario potesse godere di uno spazio consono. Il luogo dell'attentato è ora ricordato da un altare decorato di topazi, lazurite e altre pietre semipreziose: circondato da tutta questa opulenza, il semplice acciottolato stradale su cui si sparse il sangue dello zar provoca un effetto molto contrastante.
Sotto il profilo architettonico, questa cattedrale è molto diversa da tutte le altre della città, principalmente barocche o di tipo neoclassico: qui invece si può vedere una forte influenza dell'architettura russa medievale, delle chiese del XVII secolo di Jaroslavl' e della famosissima cattedrale di San Basilio di Mosca, è ricoperta di oltre 7000 metri quadri di mosaico, a parere dei restauratori la superficie maggiore al mondo, più di quanto si trovi nella basilica di San Marco a Venezia.
Praticamente ricoperta nella totalità da smalti variopinti, piastrelle di ceramica e di vetro colorato, architravi ornamentali, è ornata anche da 5 cupole, con circa 1000 metri quadri della loro superficie decorati, quasi ingioiellati. Il campanile è decorato con gli stemmi di città e regioni dell'impero russo riprodotti in mosaico.

(6) La Cattedrale di Nostra Signora di Kazan:
orario: 9-19.30.
Una delle chiese più imponenti della città, questa cattedrale venne fatta erigere da Paolo I (1801-1811). Il progetto dell'architetto Andrej Voronikhin si ispirava a San Pietro a Roma. Il colonnato curvilineo lungo 111 metri maschera l'orientamento dell'edificio, che si estende parallelo al Nevskij Prospekt, per rispettare un precetto religioso secondo il quale l'altare maggiore doveva rivolgersi a est. La cattedrale prende il nome dalla miracolosa icona di Nostra Signora di Kazan che vi è conservata.

(7) Cattedrale di S. Isacco:
Orario 11-19.
Una delle più grandi cattedrali del mondo, venne progettata nel 1818 da Auguste de Montferrand, architetto al tempo sconosciuto. La costruzione dell'edificio fu una vera impresa d'ingegneria. Migliaia di cataste di legna furono impiantate nel terreno paludoso per sostenere il peso di 300.000 tonnellate e 48 enormi colonne furono trasportate sul posto. Oggi è ufficialmente un museo e raccoglie centinaia di notevoli opere d'arte dell'800.

(8) Cattedrale di S. Nicola:
Bellissima cattedrale barocca di Savva Chevakinskij, grande architetto russo del settecento. Eretta per i marinai e i funzionari dell'Ammiragliato che vivevano nei dintorni. Titolata a S.Nicola patrono dei marinai Composta da due chiese quella inferiore più raccolta e di effetto e quella superiore più luminosa, con la tipica ariosa vivacità barocca.

(9) Teatro Marijnskij:
Intitolato alla zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, noto anche come teatro Kirov, è una delle istituzioni culturali più importanti della Russia. E' stato costruito nel 1860 dall'architetto Kavos che progettò anche il teatro Bolsoj di Mosca.

(10) Gite in battello:
sui canali:
dal ponte Anickov Most sulla Nevskiy Prospekt dalle 11,30 alle 20, ogni mezz'ora partono dei battelli per i canali. I biglietti si acquistano sulle banchine nelle biglietterie, durata 70 minuti circa, i costi variano da E 11 a 22.
sulla Neva:
Dall'Imbarcadero vicino all'ingresso centrale dell'Ermitage o sulla piazza dei Decabristi di fronte al Cavaliere di Bronzo. Dalle 10 alle 22 ogni ora, durata 1 ora.

(11) Passeggiate a piedi:
Passeggiata lungo gli argini del fiume Moyka e del canale Griboedov, che consente di apprezzare la storia e la magnifica architettura della città.La Moyka si snoda oltre i palazzi imperiali d'inverno e d'estate e tra gli sfarzosi palazzi dell'aristocrazia mentre il Griboedov, per contrasto, è affiancato da appartamenti ottocenteschi. Si inizia alla fermata della metropolitana Nevskij Prospekt 2, linea blu e si termina alla fermata Sennaja Ploscad linea gialla. Durata 2 ore circa 5.8 km. Passeggiata sul lungofiume Neva, lungo gli argini settentrionali, l'escursione include le migliori architetture cittadine in stile modernista, la capanna di Pietro il Grande, l'incrociatore Aurora, i cui cannoni annunciarono la Rivoluzione del 1917, e molto altro. Si inizia alla fermata della metropolitana di Gorkovskaja, linea blu, e si termina alla feramta della metropolitana di Ploscad Lenina, linea rossa. Durata 1 ora e mezza, 3.5 km.

(12) Palazzo Peterhov:
Con le sue maestose vedute sul Baltico, Peterhof è l'espressione perfetta del trionfalismo. Progettato in origine da Jean Baptiste Le Blond, il Gran Palazzo (1714-21) subù diverse modifiche sotto il regno della zarina Elisabetta, quando Bartolomeo Rastrelli aggiunse a ciascuna estremità un altro piano e ali dotate di padiglioni. L'architetto tentò di mantenere l'esterno barocco di Le Blond, ma riprogettò gli interni. Voluto da Pietro il Grande dopo la vittoria contro gli svedesi nel 1709, egli volle erigere un palazzo "all'altezza del più grande dei monarchi", la visita a Versailles nel 1717 stimolò ulteriormente le sue ambizioni Peterhof si trova al centro di un parco, con giardini alla francese e all'inglese.

(13) Fortezza di S. Pietro e Paolo:
Con la fondazione della fortezza il 27 maggio 1703, per volere di Pietro il Grande, iniziò la costruzione vera e propria della città. Dapprima la fortezza venne realizzata in legno, che poi Domenico Trezzini sostituirà, sezione per sezione, con la pietra. Centinaia di condannati perirono durante la sua costruzione, in seguito i bastioni vennero utilizzati per imprigionare e torturare molti prigionieri politici.Le celle dei prigionieri sono aperte al pubblico, cosù come alcuni musei e la magnifica cattedrale con la tomba dei Romanov.
La Cattedrale di S. Pietro e Paolo progettata da Domenico Trezzini nel 1712 è un capolavoro barocco, la torre campanaria venne edificata per prima per verificare la solidità delle fondamenta. Gli interni, con i lampadari, le colonne corinzie verdi e rosa e le volte ad arco sovrastanti sono molto diversi da quelli della tradizionale chiesa ortodossa russa. Dopo la morte di Pietro nel 1725 la cattedrale diventò la dimora estrema degli zar. Tutti i sarcofagi sono in marmo di Carrara, tranne le tombe di Alessandro II e della moglie Maria Aleksandrovna, scolpite in diaspro dell'Altai e in rodonite degli Urali.

(14) Palazzo Michajlovskij - Museo Russo:
Fu costruito da Carlo Rossi. L'architetto, di origini italiane, iniziò a lavorare sul progetto del palazzo dal 1817, quando intendeva organizzare una nuova residenza per il Gran Duca all'interno dei terreni di un altro palazzo e di Casa Chernisheva. Dopo la presa di decisione di costruire un palazzo, l'architetto cominciò a studiare disegni per la ristrutturazione di edifici preesistenti cosù come per nuove organizzazioni urbane. Concepù allora sia il palazzo che la piazza su cui potersi affacciare e le nuove strade via dell'Ingegneria e via Michailoivska I giardini del palazzo si scorgono dal Campo di Marte. La costruzione dell'edificio si concluse nel 1825, sebbene a quella data mancassero ancora alcuni lavori da effettuare nei Giardini. Il palazzo fu decorato da una serie di importanti artisti dell'epoca, divenendo cosù un gioiello di architettura neoclassica.
Nel 1895 il palazzo fu acquisito dalla Corona e trasformato in museo, dopo esser aver subito alcune modifiche - ad opera di Vasily Svinin - resesi necessarie per adattare gli spazi alle nuove funzioni.

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