Gran Ballo Ottocentesco Circolo Ufficiali venerdì 26 aprile ( nella mappa) Programma delle danze |
Gran Ballo a Palazzo Ajutamicristo
sabato 27 aprile, ore 18 - 22 ( nella mappa) Programma delle danze |
6) Palazzo Ajutamicristo Il Palazzo prende il nome da Guglielmo Ajutamicristo, Barone di Misilmeri e di Calatafimi. Che l'aveva fatto costruire per la sua famiglia tra il 1495 e il 1501. Questi, banchiere di origine pisana, arricchitosi nel giro di qualche decennio con il commercio di formaggi e di cereali siciliani, stanco di abitare nell'arabo castello di Misilmeri, da tempo desiderava realizzare nella capitale una "domus magna" che bene potesse rappresentare la sua ricchezza e che risultasse da ornamento e decoro alla città stessa. L'occasione gli fu offerta dall'arrivo a Palermo del celebre architetto Matteo Carnilivari (già autore del Palazzo Abatellis, oggi Galleria Regionale della Sicilia), al quale egli affidò la fabbrica del suo palazzo sulla strada di Porta Termini. Ma, a causa dell'eccessiva spesa, il palazzo venne realizzato solo in parte, modificando i grandiosi piani stabiliti all'inizio. |
|
Lo storico palazzo fu in quel tempo la dimora prediletta di ospiti illustri. Nel 1500 ospitò la regina Giovanna, moglie del re Don Ferrante di Napoli; nel 1535 vi soggiornò l'imperatore Carlo V, non potendo alloggiare nel Palazzo Reale non adatto alla sua magnificenza; nel 1544 vi dimorò Muley Hassan, re di Tunisi, poco prima di essere accecato da suo figlio Ajaja; nel 1576 vi fu ricevuto Don Giovanni d'Austria, fratello del re Filippo II, vincitore della battaglia di Lepanto alla quale aveva preso parte anche l'ammiraglio Marcantonio Calefati con la flotta pisana. Nel 1588 Margherita Ajutamicristo concesse il palazzo a Francesco Moncada, primo principe di Paternò, per il canone di 390 onze annuali, concessione che ben presto si tramutò in proprietà. Nell'800 i Moncada vendono il Palazzo alle famiglie Calefati di Canalotti e Tasca d'Almerita; a tutt'oggi la famiglia Calefati detiene la sua parte di proprietà, mentre l'altra metà è stata acquistata dalla Regione Siciliana. Via G.Garibaldi 23 - sito: palazzoajiutamiscristo.it |
6) Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina Edificato dagli Arabi nel IX secolo, il Palazzo Reale fu trasformato in una splendida reggia dai Normanni che apportarono una serie di modifiche e aggiunte (la Cappella Palatina,la torre,...). Sotto il regno di Ruggero II il palazzo divenne sede amministrativa mentre successivamente con Federico II divenne anche il centro culturale del regno normanno. Dopo la fine della dinastia degli Svevi, il palazzo fu abbandonato al degrado e fu ristrutturato soltanto nel XVI secolo dagli spagnoli, che erano nel frattempo penetrati in Sicilia. L'edificio fu modificato adattandosi al gusto architettonico e artistico tipicamente spagnolo e subì ulteriori stravolgimenti con i Borboni. Il Palazzo dei Normanni oggi &egrav; sede dell'Assemblea Regionale Siciliana. |
|
(domenica solo mattino). Ingresso da Piazza Indipendenza Da lunedì a sabato: 8.15-17.40 (ultimo ingresso 17.00). Domenica e festivi: 8.15-13.00 (ultimo ingresso 12.15). Costo E 8.50 ridotto E 6.50 |
Cappella Palatina La cappella, divisa in tre navate con forma di basilica e dedicata a San Pietro, fu consacrata nel 1143 dopo 13 anni di lavori (partiti nel 1130, anno dell'incoronazione del re Ruggero II). Ubicata all'interno del Palazzo dei Normanni, essa rappresenta uno dei monumenti più significativi di Palermo. Le pareti, il pavimento, la cupola e le absidi sono completamente ricoperte da mosaici bizantini di bellezza straordinaria; l'immagine più interessante è certamente quella della cupola di forma semisferica (Cristo Pantocrator con gli angeli che lo circondano). Alla cappella è annesso il tesoro, sistemato nella cripta. Sito: www.federicosecondo.org Ingresso da Piazza Indipendenza. Tel. 091 7054317 - 091 7054006 Da lunedì a sabato: 8.15-17.40 (ultimo ingresso 17.00). Domenica e festivi: 8.15-13.00 (ultimo ingresso 12.15). Costo E 8.50 ridotto E 6.50 compreso Palazzo dei Normanni. |
|
N.B. la visita alla Cappella Palatina non è consentita le domeniche e nelle festività comandate dalle ore 9.45 alle ore 11.15 per la funzione religiosa. |
2) Villa Malfitano
Situata in via Dante, Villa Malfitano fu realizzata tra il 1886 e il 1889 dalla famiglia Whitaker. Residenza di Joseph Whitaker e della moglie Tina la villa (in stile neoclassico di particolare interesse artistico e storico) è circondata da un grande parco ricco di moltissime specie di piante anche tropicali. Particolarmente interessante la serra (Giardino d'Inverno) e il laghetto in cui crescono i papiri Cyperus papyrus. Oggi è sede della fondazione Whitaker. Via Dante 167 .Tel. 091 6820522. Sito: web.tiscali.it/fondazionewhitaker Visita guidata da lunedì a sabato 9-13.30. Domenica chiuso. Il parco è aperto al pubblico |