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3 giugno 2000
Musiche di de Murcia, SantaCruz, de Visée, LeCocq, Lully
Lo spettacolo nasce dalla coniugazione degli interessi dei suoi
ideatori: le ricerche su antiche fonti musicali e coreografiche, e la
loro rievocazione in forma scenica.
Nel XVII-XVIII secolo anche la Spagna, come le Corti di tutta Europa, guardava alla Francia con ammirato interesse. La musica barocca e il repertorio coreografico francese si diffusero e trovarono terreno fertile nella penisola iberica quando, nel 1701, fu incoronato re di Spagna Filippo V, nipote di re Luigi XIV. La moda francese fu introdotta a corte anche grazie ai gusti e alla formazione della prima moglie del re, Maria Luisa Gabriella di Savoia.
Uno degli autori più rappresentativi della scuola chitarristica e tiorbistica del barocco francese fu Robert de Visée, musico a corte di Luigi XIV. De Visée influenzò i compositori cotemporanei arricchendo la letteratura per chitarra barocca, strumento capace di attingere dalla tradizione musicale e coreografica e del mondo colto, creando una sintesi tra reminiscenze arabe e sonorità importate dall'America del Sud, rielaborandole nel linguaggio raffinato ed elegante di gusto barocco. Antonio de Santa Cruz è conosciuto attraverso un manoscritto della fine del Seicento il cui contenuto rappresenta il tipico repertorio spagnolo per chitarra di questo periodo: danze e cicli di variazioni su bassi ostinati dove la radice folclorica appare evidente. Lo stile maturo della chitarra settecentesca è rappresentato da François Le Cocq, "Musicien Jubilaire de la Chapelle Royale" a Bruxelles, pubblicò il suo Recueil de pieces de Guitarre a Gand nel 1729, in cui si trovano mescolate alle sue composizioni, musiche di autori italiani e francesi.
Nel Resumen de acompañar la parte con la guitarrra (1714), Santiago de Murcia, maestro di chitarra della regina, pubblica molte arie di danze, adattandole al suo strumento, tratte dal Recueil di Raoul Auger Feuillet, maestro di danza e teorico francese, famoso per aver dato alle stampe, nel 1700, Chorégraphie ou l'Art de décrire la Dance, il sistema di notazione coreografica precedentemente elaborato dal maestro di corte di Re Sole Pierre Beauchamps. La maggior parte di queste coreografie risalgono all'epoca delle prime rappresentazioni e delle riprese delle comédie-ballet concepite da Lully-Molière-Beauchamps.
Gloria Giordano, Pietro Gagliardi, danzatori
Andrea Damiani, chitarra barocca, tiorba
Coreografie e ricostruzioni coreografiche:
Gloria Giordano, Pietro Gagliardi
Costumi :Enrica Bizzarri, Walter Capezzali
Andrea DAMIANI
Dopo aver studiato chitarra ha iniziato lo studio del liuto
con D. Poulton pioniera della riscoperta dello strumento nel nostro secolo.
Ha proseguito gli studi con A. Bailes e H. Smith. Si è diplomato in
liuto al Royal College of music di Londra e al conservatorio "N. Piccinni"
di Bari.
Svolge un'intensa attività concertistica come solista e come membro
di gruppi italiani affermati all'estero, quali "Concerto italiano", suonando
nei maggiori festival italiani e stranieri (Francia, Spagna, Portogallo,
Svizzera, Austria, Belgio, Germania, Olanda, Gran Bretagna e
Finlandia).
Come solista tiene numerosi recital dedicandosi soprattutto al
repertorio italiano rinascimentale e barocco e agli autori del '700
tedesco (J.S. Bach e S.L. Weiss). Il suo impegno nella ricerca
sulla storia, il repertorio e la tecnica del liuto gli ha consentito di
riproporre brani finora inediti.
Ha effettuato registrazioni radiofoniche per le principali emittenti europee
e ha partecipato ad incisioni discografiche per Erato, Harmonia Mundi,
Philips, Arcana, Symphonia, Tactus e Opus 111.
Per la casa discografica "E lucean le stelle" ha registrato un CD dedicato
a fonti marchigiane del tardo Quattrocento. Per la "Stradivarius" ha
inciso un programma dedicato al "Fronimo" di Vincenzo Galilei.
Viene regolarmente invitato come insegnante presso numerosi corsi
internazionali di musica antica (Urbino, Erice, Cini di Venezia, Chiusi
della
Verna, Lanciano), è docente di liuto presso il conservatorio
"A. Boito" di Parma.
Pietro GAGLIARDI
Si diploma in danza classica presso la scuola di Mara Fusco a Napoli e
vince una borsa di studio per il "Corso Professionale di Balletto" diretto da
Amedeo Amodio (Aterballetto).
Si perfeziona a Parigi in danza contemporanea con Peter Goss, Larrie
Esko, Carolin Carson.
Svolge la sua attività professionale con il Balletto di Napoli,
l'Ass. Italiana di balletto diretta da Carla Fracci e la Compagnia Maggio
Danza del Teatro Comunale di Firenze. Dal 1986 collabora per quattro anni
con il "Ballet Theater L'ensemble" diretto da Misha von Hoecke,
ricoprendo ruoli di solista nelle diverse produzioni.
Dal 1990 collabora come attore, danzatore e coreografo con Roberto de
Simone, Paolo Poli, Remondi e Caporossi,
l'Orchestra Regionale Toscana, Mimmo Cuticchio.
Gloria GIORDANO
Laureata in Pedagogia si è diplomata presso l'Accademia Nazionale di
Danza, dove è docente di Teoria della danza dal 1986.
Ha approfondito lo studio della danza rinascimentale e barocca in Francia e
in America tra gli altri con: Christine Bayle, Angene Feves, Francine
Lancelot, Barbara Sparti.
Si dedica alla ricerca, all'interpretazione dei manuali dell'epoca e alla
ricostruzione coreografica. Interprete nelle compagnie italiane e straniere
attive nel settore: "Compagnia di Danza La Follia" (dir. F. Sparapani,
Firenze); "Gruppo di Danza Rinascimentale" (dir. B. Sparti, Roma);
"L'Autre Pas" (dir. R. Abromeit, Berlino); "Versiliadanza" (dir. A.
Torriani Evangelisti); BTTB (BarockTanzTheaterBremen, dir. J.
Schrape), si è esibita in numerosi festival in Italia, Francia,
Germania, Inghilterra, Polonia, Slovenia, Svizzera.
Ha firmato coreografie per cortei storici e per il teatro d'opera
(Sferisterio, Macerata; 10^ Festival di Tagliacozzo; Teatro Comunale,
Firenze; Festival Barocco, Viterbo) ed è intervenuta in
programmi televisivi della RAI, tra cui Una Rosa per il 2000
(trasmesso in mondovisione da Viterbo).
Partecipa a convegni internazionali e pubblica su riviste specializzate fra
cui
"La Danza Italiana", "Chorégraphie", "Dance Chronicle",
"Dance Research".
Ha insegnato in corsi regionali di formazione professionale CEE per
"Danzatori" e "Maestri di Danza". Docente di danza antica presso scuole
di danza e associazioni musicali (ARCOIRIS, Roma; C.I.M.A. - Centro
Italiano di Musica Antica - Roma, Prato), è stata invitata a tenere
conferenze teorico-pratiche sulla danza del Cinque-Seicento presso vari
Conservatori di Musica.