Circolo Pisano della Societa' di Danza
Circolo Pisano della Società di Danza
Note sui livelli
Estratto dal Regolamento del Circolo Pisano della Società di Danza:
Art. 4) I corsisti dei livelli successivi al primo sono invitati a partecipare alle lezioni del livello precedente (ad esempio: gli intermedi partecipano anche alla lezione dei principianti, gli avanzati a quella degli intermedi).
Art. 5) Avanzamento di livello: il livello di preparazione e maturazione dell'associato, e di conseguenza il passaggio di livello, non avviene automaticamente alla fine del corso, ma è deciso e comunicato dall'insegnante.
Nota sui livelli
Gli avanzamenti di livello non sono automatici.
È definito un insieme di requisiti minimi necessari per poter partecipare al ogni livello, ad esempio per il livello intermedio includono la conoscenza e una buona padronanza
di un insieme di passi e delle figure fondamentali,
esperienza di danza e precisione nella esecuzione.
Sulla base dei requisiti e delle singole capacità del danzatore, l'insegnante al momento opportuno invita a partecipare al livello successivo.
È fondamentale garantire una adeguata omogeneità
dei livelli.
Indipendentemente dal livello, la partecipazione alle lezioni permette di
realizzare un continuo miglioramento e maturazione di ogni singolo all'interno del gruppo.
Gli orari delle lezioni vanno rispettati per seguire la lezione nella sua
interezza ed in particolare la fase iniziale di riscaldamento è indispensabile. Pertanto chi dovesse tardare deve eseguire appropariati esercizi di riscaldamento prima di unirsi alla lezione di danza.
Gli allievi di ogni livello oltre il primo devono seguire la lezione del livello precedente dove si realizza sia nel riscaldamento e sia nello studio di figure e passi un continuo studio e perfezionamento, necessario per lo studo in sè, per l'aumento delle conoscenze e per progredire nel miglioramento tecnico, oltre allo studio del repertorio delle danze.
Estratto dall'opuscolo introduttivo della Società di Danza:
11. Principianti Intermedi Avanzati
Le nostre attività di danza, le lezioni come gli stage, sono strutturate in funzione del livello di preparazione dei partecipanti. Sono pensate ed organizzate avendo in mente la padronanza di passi e figure, la conoscenza del repertorio, l'esperienza di danza dei danzatori. Per questo motivo bisogna sempre accettare il consiglio dell'insegnante circa il livello cui è meglio partecipare. L'insegnante possiede una visione complessiva e deve fare incontrare la crescita dell'intera classe con la necessità di sviluppare un programma stimolante per tutti, ma adeguato alle possibilità di ognuno. Bisogna d'altra parte rendersi chiaramente conto che non è possibile aumentare il numero dei livelli.
Ognuno deve considerare il livello che condivide con i compagni di danza il luogo giusto per apprendere, con tranquilla gradualità, gli elementi del sistema e sviluppare esperienza di danza: senza forzature, senza ansia di bruciare le tappe e "diventare bravi". Se ciò che ci porta ad incontrarci è il sano piacere di condividere belle esperienze di danza, dobbiamo accettare le regole che sottostanno al nostro modo di fare danza: crescere, tecnicamente, insieme al gruppo cui si fa parte è una delle regole fondamentali.
Il rapporto tra i danzatori di diverso livello, o per meglio intenderci, la relazione che corre tra principianti e avanzati, deve essere impostata su un unico valore di fondo: condividere il piacere della danza.
Molto spesso, troppo spesso, il danzatore con più esperienza si pone nei confronti del danzatore ancora inesperto con l'atteggiamento dell'istruttore: niente di più sbagliato. Questo comportamento è amplificato, o talvolta provocato, dal principiante che pur di imparare si aggrappa, letteralmente, a colui che riconosce maggiormente esperto. Questi comportamenti frantumano l'unità del gruppo che dovrebbe riconoscersi nella didattica dell'insegnante e trasmettono la falsa ed erronea convinzione che a lezione si vada per apprendere individualmente.
Le nostre lezioni sono sempre lezioni di gruppo perchè si fondano sulla crescita del collettivo nel quale si amalgamano le individualità. Il compito degli avanzati, quando danzano con i principianti deve essere quello di guide sicure, ma silenziose; precisi e sicuri nell'esecuzione del compito coreografico funzionando da modelli e da sostegno all'azione altrui, senza mai porsi da "maestrini".
L'avanzato deve comunicare il piacere e la bellezza della danza con il proprio esempio di danzatore, nel suo agire deve risaltare lo spirito della danza sociale che ha appreso e condiviso negli anni. Una cosa, di certo, non deve mai fare: correggere gli altri, soprattutto durante la danza. E' questo un compito esclusivo dell'insegnante (che non farà mai durante la danza, ma dopo), che nessuno può o deve supplire.
15. Buon Danzatore Bravo Danzatore
La differenza tra un Bravo danzatore e un Buon danzatore non è un gioco di parole, tanto meno un'esercitazione dell'intelletto, più o meno sterile. È una realtà che constatiamo spesso nella nostra pratica di danza. Per imparare a danzare ci impegnamo a studiare passi e figure, andare a tempo con la musica, interagire secondo le giuste modalità con i compagni di danza, apprendere il repertorio. Dopo un periodo più o meno lungo di apprendimento, secondo le doti naturali e la quantità di tempo dedicata allo studio, si può divenire bravi. Bravi danzatori, cioè eseguire tutte le danze conosciute con precisione, affrontare le danze nuove con intelligenza e prontezza, risolvere in un attimo le situazioni difficili che si vengono a creare nei momenti di incertezza. Giungere a un tale livello è un bel risultato, ma non è il punto di arrivo, perchè la tecnica non è tutto. Si diviene Buoni danzatori quando si è capaci di comunicare il piacere di danzare con il partner. Si è Buoni danzatori se la persona con cui danziamo percepisce la gioia che comunichiamo attraverso la danza. Non ha alcun senso comunicare al partner o ai danzatori circostanti il messaggio: "guardate come sono bravo, provate ad imitarmi se ne siete capaci" o " occhio! guardate come potete divenire se vi applicherete". No, credo che l'unico messaggio che un Bravo danzatore debba comunicare sia:" Sono contento di danzare con te e la ricerca della perfezione che applico nel mio danzare è la manifestazione evidente della mia gioia di danzare con te". Un Bravo danzatore nella danza guarda se stesso, un Buon danzatore sa guardare il partner con cui danza.
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